DICONO DI ME:
TORTILI PREZIOSITA’ ALLA KLIMT
“Un mondo – quello di Mina Cappussi – colorato di segni, che ora riportano agli incanti fiabeschi e ai loro orditi antropologici, ora sbalzano profili incisi da antiche civiltà e da suggestivi affioramenti mitologici, ora ascoltano lontani echi di vibrazioni simboliche tra tortili preziosità alla Klimt e vortici da maelstrom…”
Prof. Marcello CARLINO,
critico letterario e d’arte, docente di Letteratura italiana contemporanea dell’Università Sapienza di Roma, Presidente del Conservatorio Musicale “Licinio Refice” di Frosinone.
CANTI DELL’ANIMA, POESIE EMOZIONALI, CONTORNI DAL VAGO SAPORE ESPRESSIONISTA
Le opere di Mina Cappussi sono “canti dell’anima”, poesie emozionali graficamente raffinate ed oniriche (…) l’autrice, supportata da una curiosità creativa, “vagabonda” nel territorio delle contaminazioni culturali, reinventa con forti cromatismi e definizioni di contorni dal vago sapore espressionista. (…) psicologie dell’esistenza, grammatiche visive di sogni ancorati al reale. Gli spazi sono “ipercarichi” ed in essi si riscontrano suoni orchestrali di composizioni contemporanee. Senza filtri, l’estetica di Mina fuoriesce di getto, sprigionando una profonda energia che si fissa sulla tela e, attraverso giochi pittorici di sovrapposizione ed accostamenti di forme, fa rivivere l’attimo, fermato per sempre, di un racconto.
Genny DI BERT
Rome University of Fine Arts
COLORE CHE SI FA SCUDO, SCANDAGLIA, SBARAGLIA, SCONQUASSA
Una profonda sensibilità e una decisa ricerca cromatica sono la cifra stilistica della produzione di Mina Cappussi. Quelle che a primo impatto possono sembrare variegate ermeneutiche, in realtà sono legate dal filo di Arianna dello scandaglio psicologico, dove l’io dell’artista è sempre preponderante, sovente epifanico in una metamorfosi continua, celata dietro elementi fantastici (…) la tela che si fa rifugio, il colore che diviene scudo, il dettato pittorico che scandaglia, sbaraglia, sconquassa, dice il noi ed il qui di questo strano itinerario che è la vita, queste scale, sempre troppo alte per le nostre corte gambe, questa fatica e male di vivere che Mina Cappussi trasforma in una realtà onirica (…) Mina interpreta con i sogni il fluire del fiume della memoria e dell’io, dove nulla riduce a geometria o ad opaca piattaforma di saperi l’artista, dove il passato non è mai l’unica meta e dove solo il sogno crea un varco prezioso nei misteri del vivere.
prof. Massimo PASQUALONE
critico d’arte e critico letterario, giornalista e autore, docente di Sociologia e Bioetica presso l’università G. D’Annunzio di Chieti
SENTIERO CHE SEGNERA’ UNA NUOVA STORIA
Mina Cappussi con la sua mostra: Discronie Archetipe/Verso Un Nuovo Rinascimento ci invita a muovere i primi passi sul sentiero che segnerà nuova storia.
Dante FASCIOLO
Galleria Ucai La Pigna, Giornalista, Autore, Regista, Curatore, Produttore Esecutivo, 35 anni su RAIUNO (Linea Verde e Linea Blu), già Vice Presidente Nazionale dell’ UCAI, Unione Cattolica degli Artisti Italiani (riconosciuta dalla CEI)
Un’Arte visionaria originale
Interessante e innovativa
dr. Giorgio GRASSO, curatore 54^ Biennale Venezia
ARTE VISIONARIA IMPREGNATA DI POSITIVITA’ E UN PIZZICO DI FOLLIA
Vieni e ti porto via! Con questa espressione, credo si possano descrivere le sensazioni suscitate dai lavori di Mina Cappussi, che si presenta con questa personale quale manifesto della sua poetica artistica visionaria che porta alla raffigurazione di figure totemiche dal forte potere evocativo, allegoria della sua visione personale della vita, impregnata di positività e di un pizzico di follia. Se Johann Heinrich Füssli, nella sua arte, crea veri e propri incubi, dando vita ad una visione onirica che si trasforma in un’ossessione di immagini, Cappussi, invece, “agisce” diametralmente all’opposto, sperimentando un linguaggio che è agli antipodi dell’arte romantica di fine ‘800. In conclusione, Mina Cappussi si propone come un’artista visionaria, fautrice di un’arte propositiva.
Gioia CATIVA
Storico dell’arte, membro dell’associazione culturale SM’ART di Isernia